Introduzione

L'anno 800 d.C. fu un anno importante per la storia di Bologna. In questo anno, infatti, il re dei Franchi, Carlo Magno, attribuì il territorio di Lizzano in Belvedere alla diocesi di Bologna. La decisione di Carlo Magno fu significativa, in quanto ebbe un impatto importante sulla storia della città e della sua diocesi.

Il contesto storico

Nel 800 d.C., l'Italia era parte dell'Impero carolingio, fondato da Carlo Magno. Il re franco aveva il potere di assegnare territori alle diocesi, e la sua decisione di assegnare Lizzano in Belvedere alla diocesi di Bologna fu un segno della sua attenzione per la città.

La decisione di Carlo Magno

Carlo Magno era appena tornato da Roma, dove era stato incoronato imperatore. Durante il suo viaggio di ritorno, il re si fermò a Bologna. Qui, Carlo Magno incontrò il vescovo di Bologna, Giovanni I, e gli concesse il territorio di Lizzano in Belvedere.

Le conseguenze della decisione

La decisione di Carlo Magno ebbe conseguenze importanti per la storia della città e della sua diocesi. Innanzitutto, la decisione consolidò il potere del vescovo di Bologna sul territorio di Lizzano in Belvedere. In secondo luogo, la decisione di Carlo Magno fu un segno della sua volontà di sostenere la Chiesa di Bologna.

Il territorio di Lizzano in Belvedere

Il territorio di Lizzano in Belvedere era un importante centro agricolo e commerciale. La decisione di Carlo Magno di assegnare questo territorio alla diocesi di Bologna fu un segno della sua attenzione per lo sviluppo della città.

Le pretese dell'abate di Nonantola

La decisione di Carlo Magno fu contestata dall'abate di Nonantola, un potente feudatario che reclamava il possesso del territorio di Lizzano in Belvedere. Tuttavia, la decisione di Carlo Magno fu definitiva, e il territorio di Lizzano in Belvedere rimase sotto la giurisdizione della diocesi di Bologna.