La visita di Sigmund Freud a Bologna nel 1896
Nel settembre del 1896, Sigmund Freud, all'età di 37 anni e agli albori della sua carriera come psicoanalista, fece una breve ma significativa visita a Bologna. Questo viaggio, poco noto ma importante, si colloca in un periodo cruciale per lo sviluppo delle sue teorie e rivela molto sul Freud turista e osservatore culturale.
Il contesto del viaggio
Freud era un assiduo viaggiatore, solito fare le sue vacanze tra agosto e settembre. Il 1896 è un anno particolare: aveva da poco iniziato a sviluppare le sue teorie sulla psicoanalisi, ma non aveva ancora pubblicato le sue opere più famose. "L'interpretazione dei sogni", per esempio, sarebbe stata pubblicata solo nel 1899 (con data 1900).
L'arrivo e il soggiorno a Bologna
Freud arrivò a Bologna il 1° settembre 1896, accompagnato dal fratello minore Alexander, suo fedele compagno di viaggio. Alloggiò all'Hotel Brun e utilizzò come guida turistica il manuale su Bologna scritto dal direttore J.F. Frank.
Primo giorno (1° settembre)
- Visita al Museo Civico Archeologico
- Pranzo alla Trattoria dei Tre Zucchetti in via della Canepa
- Esplorazione della città, incluse le Due Torri e l'Università
In una lettera alla moglie Martha, Freud descrive Bologna come una "città stupenda, pulita, con piazze e monumenti colossali". Menziona il clima piacevole e il vino "delizioso".
Secondo giorno (2 settembre)
- Visita alla Certosa di Bologna (raggiunta in tram a vapore fino a Porta Saragozza)
- Visita alla chiesa di San Girolamo della Certosa
- Visita alla Pinacoteca, dove ammira "il più bel quadro di Raffaello, la Santa Cecilia"
Durante questa giornata, Freud acquista due fotografie di monumenti funebri della Certosa, realizzate da Pietro Poppi. Queste foto, che ritraggono opere di Carlo Monari e Augusto Rivalta, verranno poi appese nel suo studio a Vienna.
Osservazioni e interessi di Freud
- Archeologia: La visita al Museo Civico Archeologico riflette il suo crescente interesse per l'archeologia, che utilizzerà come metafora per la psicoanalisi.
- Arte: L'ammirazione per il quadro di Raffaello dimostra il suo apprezzamento per l'arte rinascimentale.
- Cultura locale: Freud apprezza la cucina bolognese, commentando che "il cibo qui è quasi troppo buono".
- Morte e infanzia: La scelta delle fotografie della Certosa potrebbe riflettere il suo interesse per i temi della morte e dell'infanzia, centrali nelle sue teorie.
Impatto del viaggio
Questo viaggio a Bologna si inserisce in un periodo cruciale per Freud. Pochi mesi dopo, inizierà la sua collezione d'arte, spinto anche dalla morte del padre avvenuta poco dopo questo viaggio. Le esperienze e le osservazioni fatte a Bologna contribuiranno alla sua formazione intellettuale e culturale, fornendo spunti per le sue future teorie.
Conclusione
La breve visita di Freud a Bologna nel 1896 offre uno sguardo unico sul padre della psicoanalisi come turista curioso e attento osservatore. Questo viaggio, pur breve, si rivela significativo per comprendere gli interessi e le passioni di Freud al di là del suo lavoro clinico, gettando luce sul suo amore per l'arte, l'archeologia e la cultura italiana.