L'Omicidio di Francesco Lorusso e la Rivolta del Marzo 1977 a Bologna

Il contesto storico: Bologna nel 1977

Il 1977 rappresentò un anno di particolare tensione sociale in Italia, con Bologna al centro di un movimento studentesco che si distingueva da quello del '68 per radicalità e composizione sociale. La città, già sede della più antica università d'Europa, era diventata un polo di attrazione per giovani provenienti da tutta Italia, caratterizzandosi per un fermento culturale e politico unico nel suo genere.

Gli eventi dell'11 marzo 1977

La mattina: l'inizio delle tensioni

La giornata iniziò con una contestazione studentesca contro un'assemblea di Comunione e Liberazione nell'università. Il clima era già teso per precedenti scontri tra gruppi di opposto orientamento politico. La situazione degenerò quando alcuni militanti di CL espulsero con la forza studenti di sinistra dall'aula.

L'escalation della violenza

La tensione si trasformò rapidamente in scontro aperto. Le forze dell'ordine, schierate in via Irnerio, si trovarono a fronteggiare gruppi di manifestanti. È in questo contesto che si verificò la tragedia.

La morte di Francesco Lorusso

Francesco Lorusso, studente di medicina di 25 anni e militante di Lotta Continua, venne colpito mortalmente in via Mascarella. Le circostanze della sua morte rimangono oggetto di diverse ricostruzioni:

  • Un carabiniere confessò di aver sparato in risposta a un attacco con bottiglie molotov al suo mezzo
  • Testimoni oculari riferirono di aver visto anche un uomo in borghese sparare verso i manifestanti
  • La dinamica esatta rimane controversa, ma il colpo risultò fatale

La reazione della città

Il pomeriggio dell'11 marzo

La notizia della morte di Lorusso scatenò una reazione immediata e violenta. Un grande corteo spontaneo attraversò il centro cittadino, trasformandosi nel più grave episodio di violenza urbana del dopoguerra bolognese. Gli scontri videro:

  • Uso di molotov e armi improprie
  • Cariche delle forze dell'ordine
  • Barricate e occupazioni
  • Danneggiamenti a negozi e proprietà

L'intervento di Cossiga

La risposta dello Stato

Il Ministro dell'Interno Francesco Cossiga optò per una risposta di forza senza precedenti:

  • Invio di mezzi blindati in città
  • Autorizzazione all'uso di tattiche militari di contenimento
  • Presenza di cingolati nelle strade cittadine

La reazione popolare

La durezza della repressione provocò una forte reazione popolare:

  • Diffusione della "K" al posto della "C" nel nome "Kossiga" come forma di protesta
  • Manifestazioni di solidarietà in tutta Italia
  • Dibattito pubblico sulla gestione dell'ordine pubblico

Le conseguenze

Impatto immediato

  • Radicalizzazione del movimento studentesco
  • Frattura profonda tra istituzioni e giovani
  • Trauma collettivo per la città

Conseguenze a lungo termine

  • Dibattito sulla violenza politica
  • Ripensamento delle strategie di gestione dell'ordine pubblico
  • Trasformazione del movimento del '77

La memoria storica

L'omicidio di Francesco Lorusso rimane una ferita aperta nella storia di Bologna. Ogni anno, l'11 marzo viene ricordato con:

  • Commemorazioni ufficiali
  • Iniziative studentesche
  • Dibattiti e riflessioni sul significato di quegli eventi

Riflessioni conclusive

Gli eventi dell'11 marzo 1977 segnarono profondamente la storia di Bologna e dell'intero paese, rappresentando un momento di svolta nelle relazioni tra movimento studentesco, società civile e istituzioni. La morte di Francesco Lorusso divenne simbolo di un periodo di profonde tensioni sociali e politiche che caratterizzarono gli anni '70 italiani.