Il Secondo Triumvirato: Un Vertice Epocale a Bologna nel 43 a.C.

L'anno 43 a.C. segna un punto cruciale nella storia di Roma, con un evento che ha lasciato un'impronta indelebile nei secoli successivi. Possiamo paragonarlo a una riunione del G8 o a un summit tra i grandi del mondo moderno, dove i rappresentanti dei paesi più potenti si riuniscono per prendere decisioni epocali e stringere alleanze di portata mondiale. Nel nostro caso, i partecipanti erano solamente tre, ma ciò che è emerso da quell'incontro è stato un momento di straordinaria importanza: il Secondo Triumvirato. Prima di approfondire questo vertice, dobbiamo ricordare che nel 60 a.C. si era già tenuto un Triumvirato tra Cesare, Crasso e Pompeo, ma non aveva un valore ufficiale in quanto era essenzialmente un accordo privato tra potenti dell'epoca.

Il Secondo Triumvirato è stato invece un incontro ufficiale, legalizzato dalla Lex Titia il 27 novembre del 43 a.C. Il luogo scelto per questo summit cruciale era la colonia romana di Bononia, oggi conosciuta come Bologna. L'isolotto al centro del fiume Reno, tra le attuali località di Borgo Panigale e Trebbo, è stato il sito prescelto, poiché offre isolamento e segretezza. Questa lingua di terra è scomparsa nel corso dei millenni, ma all'epoca era collegata a Bologna da due ponti in legno.

I protagonisti di questo vertice erano tre uomini di grande levatura politica. Da una parte, Marco Emilio Lepido, un uomo di mezz'età con un legame stretto a Giulio Cesare. Dall'altra, Marco Antonio, un uomo più giovane ma con un fascino straordinario e un'ambizione smisurata, che aveva combattuto contro i cesaricidi per prendere il posto di Cesare. Infine, c'era Ottaviano, il pronipote e figlio adottivo di Cesare, appena ventenne all'epoca ma già con una visione chiara del suo futuro. Questo giovane intelligente e determinato sarebbe diventato il primo imperatore romano con il nome di Augusto.

Il contesto storico era complesso. Roma era divisa tra diverse fazioni politiche, e la lotta per il potere era feroce. Dopo la sconfitta di Antonio a Modena nella primavera del 43 a.C., gli accordi tra i triumviri divennero necessari. L'incontro sull'isolotto fu preceduto da una serie di precauzioni, poiché la diffidenza regnava sovrana in quel momento storico. La città di Bologna era il palcoscenico ideale per questo vertice segreto e delicato.

Dopo lunghe discussioni, i tre concordarono sulla necessità di vendicare la morte di Cesare e attribuirsi il potere come Triumviri Rei Publicae Costituendae, cioè "triunviri per la costituzione dello Stato". La Lex Titia diede ufficialità a questo accordo, e ora il potere supremo era nelle mani dei tre. Rimaneva solo da spartirsi le province di un vasto territorio. Lepido ebbe la Spagna e la Gallia Narbonese, Antonio ricevette la Gallia Transalpina e la Gallia Cisalpina, mentre Ottaviano ottenne la Sicilia, la Sardegna e l'Africa. I soldati leali ricevettero città italiane come colonie.

Tuttavia, questo patto destinato a durare cinque anni cominciò a sgretolarsi rapidamente dopo la sconfitta degli assassini di Cesare a Filippi nel 42 a.C. Il destino di Lepido fu relegato e poi completamente emarginato, mentre Antonio fu attratto da Cleopatra e si allontanò sempre di più da Roma. La battaglia navale di Azio nel 31 a.C. segnò il suo declino, culminando con il suo suicidio insieme a Cleopatra.

In contrasto, Ottaviano, che era stato interpretato come un uccello di buon auspicio dall'episodio degli uccelli sull'isolotto del Reno, emerse come il leader indiscusso. Dalle ceneri del Secondo Triumvirato nacque l'età d'oro di Roma, un periodo di pace noto come l'Impero Romano, con Ottaviano che ricevette l'appellativo di Augusto. La storia aveva confermato il suo destino come il principale sovrano dell'Impero, come avevano preannunciato gli uccelli.

In conclusione, il Secondo Triumvirato del 43 a.C. a Bologna è stato un evento epocale che ha plasmato il futuro di Roma e dell'intero mondo romano. La storia di Ottaviano Augusto iniziò da qui, portando a un periodo di stabilità e grandezza senza precedenti per l'Impero Romano.