Introduzione
L'anno 402 d.C. fu un anno funesto per la città di Bologna. In questo anno, infatti, la città fu saccheggiata dai Visigoti, un popolo barbaro che stava invadendo l'Impero Romano d'Occidente. Il saccheggio di Bologna fu un evento traumatico per la città, che fu devastata e molti dei suoi abitanti furono uccisi o deportati.
I Visigoti
I Visigoti erano un popolo germanico che si era stabilito in Gallia, nell'odierna Francia. Nel 401 d.C., i Visigoti, guidati dal re Alarico I, invasero l'Italia. I Visigoti sconfissero l'esercito romano nella battaglia di Pollenzo, nel 402 d.C., e si impossessarono di Milano, la capitale dell'Impero Romano d'Occidente.
Il saccheggio di Bologna
Dopo la conquista di Milano, i Visigoti si diressero a sud, verso Roma. Lungo la strada, saccheggiarono diverse città, tra cui Bologna. Il saccheggio di Bologna avvenne nel mese di agosto del 402 d.C.
I Visigoti penetrarono in città da Porta Lame e iniziarono a saccheggiare e a bruciare tutto ciò che trovavano. Gli abitanti di Bologna furono costretti a fuggire o a nascondersi. Il saccheggio durò diversi giorni e la città fu devastata.
Le conseguenze del saccheggio
Il saccheggio di Bologna fu un evento traumatico per la città. Molti degli abitanti furono uccisi o deportati. La città fu devastata e il suo commercio e la sua economia furono gravemente danneggiati.
Il saccheggio di Bologna fu anche un segno del declino dell'Impero Romano d'Occidente. L'Impero Romano era ormai indebolito e non era più in grado di difendere le sue città dalle invasioni dei popoli barbari.