Introduzione
L'anno 727 d.C. fu un anno importante per la storia di Bologna. In questo anno, infatti, la città passò sotto il dominio dei longobardi, guidati dal re Liutprando. La conquista di Bologna segnò un punto di svolta nella storia della città, che sarebbe rimasta sotto il dominio longobardo per circa mezzo secolo.
Il contesto storico
Nel 727 d.C., l'Italia era divisa in due parti: il Regno longobardo, che occupava la parte settentrionale della penisola, e il Ducato di Roma, che occupava la parte centrale e meridionale. Bologna, che si trovava nella Romagna, era una città libera e indipendente.
La conquista di Bologna
Nel 727 d.C., il re longobardo Liutprando decise di conquistare Bologna. Il re mosse guerra alla città e, dopo un assedio di alcuni mesi, Bologna fu costretta alla resa.
Le conseguenze della conquista
La conquista di Bologna ebbe conseguenze importanti per la città. Bologna perse la sua indipendenza e divenne un possedimento del Regno longobardo. I longobardi imposero il loro dominio sulla città, introducendo nuove leggi e usanze.
Il dominio longobardo
Il dominio longobardo su Bologna durò circa mezzo secolo. Durante questo periodo, la città subì alcuni cambiamenti. I longobardi costruirono nuove mura per difendere la città, e fondarono nuove chiese e basiliche.
La fine del dominio longobardo
Nel 774 d.C., il re franco Carlo Magno conquistò il Regno longobardo. Bologna passò sotto il dominio dei Franchi e, con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, divenne un libero comune.
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