Nel cuore del XV secolo, Bologna era una città in fermento, scossa da turbolenze politiche e rivalità tra famiglie potenti. Uno dei nomi più noti di quell'epoca era quello di Giovanni Bentivoglio, un personaggio controverso che avrebbe pagato un prezzo terribile per la sua ambizione e il suo desiderio di potere. In questo articolo, esploreremo gli eventi drammatici del 26 giugno 1402, quando Giovanni Bentivoglio venne linciato in pubblica piazza, gettando un'ombra oscura sulla storia di Bologna.
Le Premesse della Tragedia
Per comprendere appieno la tragedia che si è svolta il 26 giugno 1402, dobbiamo tornare indietro nel tempo e analizzare il contesto storico in cui si è sviluppata. Alla fine del XIV secolo, Bologna era una città in subbuglio, divisa tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, due fazioni politiche in lotta per il controllo della città. In questo contesto, emerse la figura di Giovanni Bentivoglio, un uomo ambizioso e determinato che cercava di guadagnare potere e influenza.
Il Ritratto di Giovanni Bentivoglio
Giovanni Bentivoglio proveniva da una famiglia nobile e ricca di Bologna, nota per le sue ambizioni politiche. Fin da giovane, Giovanni dimostrò una forte predisposizione per la politica e l'arte della diplomazia. La sua abilità nel negoziare alleanze e coalizioni gli valse il soprannome di "Il Grande" tra i suoi sostenitori, ma anche l'odio dei suoi avversari.
Bentivoglio era un uomo con una visione chiara: voleva portare Bologna sotto il suo dominio personale e sbarazzarsi dei rivali politici che gli si opponevano. Per raggiungere questo obiettivo, non esitò a stringere alleanze con altri signori delle città vicine e con le potenze straniere, tra cui Milano, sotto il dominio dei Visconti.
L'Arrivo degli Eserciti
La resa dei conti tra Giovanni Bentivoglio e i suoi avversari si stava avvicinando. A partire da Milano, gli eserciti si mossero per mettere fine all'ascesa di Bentivoglio. A capitanarli c'era Alberico da Barbiano, un comandante militare di origini bolognesi. La data fatidica fu il 26 giugno 1402, una giornata destinata a cambiare per sempre il corso della storia di Bologna.
La Giornata Fatale
La battaglia decisiva si svolse nell'arco di una sola giornata, con un susseguirsi di eventi che portarono alla caduta di Giovanni Bentivoglio. La mattina del 26 giugno, i due schieramenti si scontrarono a Casalecchio, non lontano da Bologna. Nonostante il supporto di alcuni fiorentini, Bentivoglio perse lo scontro, e la sua fuga fu inevitabile.
Giovanni Bentivoglio cercò rifugio in città, nascondendosi nella casa della sua vecchia nutrice. Tuttavia, il suo nascondiglio non rimase segreto per molto tempo. A mezzogiorno, Alberico da Barbiano e il suo esercito entrarono a Bologna, ripristinando un'apparente forma di governo repubblicano senza signorie. Ma la serata avrebbe portato un'altra svolta drammatica.
Il Colpo di Scena della Sera
La sera del 26 giugno 1402, un altro colpo di scena scosse Bologna. La famiglia Isolani, una delle fazioni rivali di Giovanni Bentivoglio, complottò per rovesciare la situazione e riprendere il controllo della città. Questa volta, i milanesi entrarono in città e si impadronirono di essa, ignorando i buoni propositi di Gozzadini, un sostenitore di Bentivoglio che avrebbe preferito salvare il suo rivale pur di mantenere la pace civile.
La Fine Orribile di Giovanni Bentivoglio
Giovanni Bentivoglio fu catturato e trascinato dalla sua abitazione. Il suo destino era ormai segnato. Nella pubblica piazza di Bologna, di fronte a una folla in tumulto, Giovanni Bentivoglio venne brutalmente linciato. La sua morte fu un presagio oscuro di ciò che avrebbero vissuto le generazioni successive di Bolognesi.
La fine tragica di Giovanni Bentivoglio mise fine alla sua ascesa al potere, ma il suo nome e il suo ruolo nella storia di Bologna non sarebbero mai stati dimenticati. Venne sepolto nella chiesa di San Giacomo Maggiore, dove ancor oggi la cappella di famiglia è impreziosita dai dipinti di Francesco Francia e Lorenzo Costa, costituendo uno dei più bei monumenti del primo Rinascimento.
Conclusioni
Il 26 giugno 1402 è una data che è rimasta impressa nella memoria storica di Bologna. La fine tragica di Giovanni Bentivoglio simboleggia il tumulto politico e le rivalità sanguinose che hanno segnato la storia di questa città nel XV secolo. La sua ambizione e il suo desiderio di potere lo hanno portato a un destino orribile, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le pagine della storia di Bologna.
Ritratto di Gian Galeazzo, duca di Milano