il 4 gennaio 1991 intorno alle 22 i giovani carabinieri Mauro Mitilini, Andrea Moneta e Otello Stefanini si trovavano di pattuglia nel quartiere bolognese del Pilastro a bordo della loro Fiat Uno d’ordinanza.
Contemporaneamente però, nello stesso quartiere, si aggirava un’altra Fiat Uno, in questo caso di colore bianco, con a bordo tre uomini. Questi tre erano i componenti principali di un’organizzazione criminale conosciuta con il nome di “banda della Uno bianca”, dovuto al mezzo che i banditi utilizzavano più o meno frequentemente per i loro colpi.
Gli uomini a bordo della Uno bianca, i fratelli Roberto, Fabio e Alberto Savi, si trovavano presso il quartiere del Pilastro per dirigersi nel paese di San Lazzaro di Savena dove, stando alla testimonianza in tribunale di Roberto Savi[1], avrebbero dovuto rubare un’Alfa Romeo 33 da impiegare per future rapine. Lungo via Casini, la vettura dei carabinieri incrociò quella dei tre criminali e la sorpassò. Fu proprio quel sorpasso a scatenare la furia omicida dei banditi. Esso infatti fu da loro interpretato come una manovra compiuta dai carabinieri per prendere la targa del loro mezzo o per intimarli ad accostare per un controllo. Prima che il mezzo dei militari completasse il sorpasso, il conducente della Uno bianca, Roberto Savi, aprì il fuoco contro i carabinieri ferendo Otello Stefanini. A quel punto la Uno dei militari accelerò per sfuggire al fuoco dei banditi ma pochi metri più avanti sbandò finendo contro dei cassonetti. A questo punto iniziò il conflitto a fuoco fra i carabinieri e i banditi. I militari non fecero tutti in tempo a scendere dalla macchina che furono immediatamente sopraffatti dall’impressionante volume di fuoco, quasi da guerra, scatenato dai fratelli Savi, dotati non solo di pistole ma anche di armi d’assalto.
La banda della Uno bianca fu un'organizzazione criminale operante in Italia, in particolare nella regione Emilia-Romagna, che tra il 1987 e il 1994 commise 103 crimini, soprattutto rapine a mano armata, provocando la morte di ventiquattro persone e il ferimento di altre centodue.