Bologna nell'Età dei Metalli:
Introduzione
Bologna, una città ricca di storia e cultura, ha radici che affondano profondamente nell'antichità. In questo articolo, esploreremo il periodo dell'Età dei Metalli nella regione di Bologna, concentrandoci sulla cultura villanoviana e sugli insediamenti che hanno caratterizzato questa epoca affascinante. Con l'aiuto di prove archeologiche e fonti affidabili, ci immergeremo nel passato remoto di Bologna, cercando di gettare luce su come vivevano gli antichi abitanti di questa terra.
L'Età dei Metalli: Un Periodo di Trasformazione
L'Età dei Metalli è una fase fondamentale nella storia dell'umanità, segnata dall'uso crescente del metallo, in particolare del ferro, nella produzione di utensili, armi e manufatti. Nella pianura padana, durante questo periodo, emerse la cultura villanoviana, che è considerata la fase più antica della civiltà etrusca. Il nome di questa cultura deriva dalla località di Villanova, una frazione di Castenaso, dove furono fatti i primi importanti ritrovamenti archeologici.
L'Ascesa della Cultura Villanoviana
Tra il IX secolo a.C. e l'inizio dell'VIII secolo a.C., nell'area circostante Bologna, si verificò un notevole aumento demografico, con la presenza di insediamenti villanoviani. Questi insediamenti si trovavano in diverse zone:
- Un insediamento orientale, compreso tra le vie Fabbri, Musolesi e Rimesse.
- Un insediamento settentrionale, nelle vicinanze dell'attuale quartiere fieristico.
- Un insediamento meridionale, nell'area di Villa Cassarini (che oggi ospita la scuola di ingegneria) e Villa Bosi.
La Crescita Urbana a Bologna
A partire dall'VIII secolo a.C., nell'area compresa tra i torrenti Aposa e Ravone, corrispondente all'insediamento meridionale villanoviano, si verificò una crescita urbana e demografica significativa. Questa crescita fu a spese degli altri due villaggi villanoviani. In questa zona, si sviluppò il primo nucleo urbano di Bologna, delimitato approssimativamente a nord dalle attuali via Riva di Reno, via Falegnami e via Augusto Righi, e a sud dalle prime propaggini dei colli bolognesi, nelle vicinanze di Villa Cassarini.
All'interno di questo spazio urbano sono state rinvenute tracce di più di 500 capanne. Queste capanne erano disposte lungo assi stradali specifici e intervallate da ampi spazi aperti destinati alle attività agricole e produttive, compresa la lavorazione del bronzo. L'agricoltura e la produzione di metallo erano elementi chiave della vita quotidiana in questa fase.
Le Necropoli e il Panorama Funerario
Intorno all'abitato principale, all'esterno delle mura, si trovavano diverse necropoli. Queste necropoli erano i luoghi di sepoltura per la comunità e rappresentano una fonte preziosa di informazioni sulla cultura e le credenze dell'epoca. Le sepolture erano accompagnate da oggetti funerari, tra cui vasi, armi e ornamenti, che rivelano aspetti della vita e della spiritualità delle persone sepolte.
Conclusioni: Il Passato Metallurgico di Bologna
L'Età dei Metalli e la cultura villanoviana hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia di Bologna. Gli insediamenti crescenti, l'uso del ferro per la produzione di utensili e manufatti, e le necropoli testimoniano una società in evoluzione e una comunità che prosperava nella pianura padana.
Mentre osserviamo indietro in questo affascinante passato, continuiamo a scoprire nuovi dettagli che ci aiutano a comprendere meglio le nostre radici e l'evoluzione della civiltà umana a Bologna. Un'immersione nell'Età dei Metalli di questa città ci offre un'opportunità unica per apprezzare l'eredità di cui siamo custodi oggi.