In Piazza San Giovanni in Monte nel cuore di Bologna, svetta la maestosa Chiesa di San Giovanni in Monte, edificio religioso le cui origini risalgono almeno all'XI secolo, sebbene la tradizione ne fissi la fondazione addirittura nel V secolo. Con la sua possente facciata in laterizio, impreziosita da pregevoli terrecotte, e l'interno suddiviso in tre navate, rappresenta uno degli esempi più significativi del Romanico bolognese.
Secondo la leggenda, la chiesa fu edificata insieme al vicino complesso di Santo Stefano, con funzione di "Calvario" nella simbologia cristiana della città. I primi documenti che ne attestano l'esistenza risalgono tuttavia al 1045.
A partire dal XII secolo la chiesa fu ampliata e abbellita, assumendo l'impianto attuale. Nel 1474 venne completata la solenne facciata in laterizio, dominata dall'aquila in terracotta, simbolo di San Giovanni Evangelista, modellata da Nicolò dell'Arca. Le ampie vetrate policrome sono opera di maestri vetrai bolognesi su disegno di Francesco Del Cossa e Lorenzo Costa.
L'interno, suddiviso in tre navate da eleganti colonne coronate da capitelli figurati, conserva diverse opere d'arte di pregio. Nell'abside spicca la "Sacra Conversazione" di Lorenzo Costa, mentre il magnifico coro ligneo intagliato fu realizzato da Paolo Sacca da Cremona nel Cinquecento.
Dopo la soppressione napoleonica dell'ordine dei Canonici Lateranensi, cui era affidata la chiesa fin dal Medioevo, tra XIX e XX secolo l'ex convento ospitò un carcere. Oggi è sede del Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università, con l'antico refettorio affrescato che funge da aula magna.
Con la sua storia millenaria e il patrimonio artistico conservato, la Chiesa di San Giovanni in Monte testimonia l'importanza del Romanico a Bologna e custodisce capolavori che ne fanno una tappa imperdibile per chi visita la città. Un luogo che racchiude secoli di arte, fede e devozione.