Un monumento storico e un importante centro di ricerca astronomica
La Torre della Specola di Bologna è un monumento storico e un importante centro di ricerca astronomica. Situata in via Zamboni, nel cuore della città, la torre fu costruita tra il 1712 e il 1726 per volere dello scienziato Luigi Ferdinando Marsili, che convinse il Senato Bolognese a far costruire un edificio che comprendesse, oltre all'Istituto di Scienze dell'Università, anche un osservatorio astronomico.
La storia della Torre della Specola
La torre fu progettata dall'architetto Giuseppe Antonio Torri e costruita in pietra di travertino. La sua altezza è di 29 metri e la sua forma è cilindrica. La torre è dotata di una scala a chiocciola che conduce alla terrazza panoramica, da cui è possibile ammirare una vista mozzafiato della città.
Nel 1790, il professore di astronomia Giovanni Battista Guglielmini svolse nella torre l'esperimento per dimostrare la rotazione terrestre. L'esperimento consisteva nel far cadere delle sfere di piombo da una certa altezza. Una volta raggiunte il suolo, le sfere si erano tutte leggermente spostate di circa 4 mm. Questo risultato confermò la teoria di Galileo Galilei, secondo la quale la Terra ruota su se stessa.
Nel corso del XIX secolo, la torre fu utilizzata per diversi altri esperimenti astronomici. Nel 1864, il professore Giovanni Schiaparelli osservò dalla torre la cometa di Donati. Nel 1870, il professore Giovanni Virginio Schiaparelli scoprì la Nebulosa Trifida.
La Torre della Specola oggi
Attualmente, la Torre della Specola ospita il Museo astronomico dell'Università di Bologna. Il museo espone una ricca collezione di strumenti astronomici antichi e moderni, tra cui telescopi, globi celesti e strumenti per l'osservazione del cielo.